La carta di credito è un mezzo di pagamento molto comodo che, soprattutto nel tempi più recenti, è divenuto uno dei principali protagonisti del mercato creditizio: pagare con moneta elettronica è un privilegio che in molti preferiscono ai contanti.
COME SI PRESENTA UNA CARTA DI CREDITO A PRIMA VISTA?
Tenendo in mano una carta di credito ci si accorge immediatamente della sua forma e della sua consistenza: le misure sono standard e anche il materiale di fabbricazione. La praticità di una carta di credito consiste primariamente nella struttura esterna: il materiale plastico e la rigidità sono ulteriori caratteristiche che fanno della carta di credito uno strumento di pagamento molto comodo da portare durante gli acquisti o nella vita di tutti i giorni, per pagare uno o più caffè, pranzi, pernottamenti in alberghi lussuosi, per fare o per farsi regali, per iscriversi in palestra; in pratica, la carta di credito, a differenza dei contanti, occupa uno spazio molto piccolo, riposta all’interno degli appositi taschini del portafogli.
La carta di credito è strutturata su due facciate; nella parte anteriore sono presenti i seguenti elementi distintivi:
- il logo del circuito di emissione;
- il numero della carta di credito;
- la data di scadenza;
- il nome del titolare.
Invece, sul dorso della carta di credito si trovano altri spazi, riservati alle seguenti componenti:
- la firma del titolare;
- numeri di sicurezza;
una banda magnetica (eventualmente dotata di un microchip) nella quale sono memorizzate le informazioni relative al titolare di carta.
VIDEO FOCUS: APPROFONDIMENTO SULLA STRUTTURA E SUALLA FUNZIONALITÀ DELLA CARTA DI CREDITO
Per comprendere meglio questa primaria panoramica sulle carte di credito si suggerisce la visione del seguente video, all’interno del quale, il lettore interessato troverà tutte le informazioni utili per comprendere a fondo sia la struttura sia la funzionalità e la comodità della carta di credito.
A CHE COSA SERVONO I NUMERI PRESENTI SULLE CARTE DI CREDITO? CHE COSA INDICANO?
Se la domanda a cosa servono tutti questi numeri? è balenata nella vostra mente, almeno una volta, tenendo una carta di credito nella mani, ciò che seguirà vi aiuterà a fare chiarezza al riguardo. Infatti, per comprendere meglio la struttura della carta di credito e fornirvi gli strumenti utili per conoscere fino in fondo questo mezzo di pagamento, è opportuno iniziare proprio dagli elementi più caratteristici delle carte di credito, ovvero dei numeri presenti sulle facciate.
Su una carta di credito è facilmente individuabile la cifra indicante il numero di carta, i codici definiti CVV e CVC, molto importanti per la sicurezza di alcune operazioni; non presente sulla carta di credito, ma ugualmente importante per operare correttamente è il codice PIN che il titolare possiede e deve memorizzare, oltre che conservare con diligenza.
IL NUMERO IDENTIFICATIVO DELLA CARTA DI CREDITO: A CHE COSA SERVONO LE 16 CIFRE?
La cifra principale della carta di credito (ben in vista e solitamente caratterizzato da una grandezza di carattere maggiore rispetto agli altri numeri) è quella composta da più numeri, ben 16 ed è stampata sulla facciata principale (fronte). Essa è impressa a rilievo (nel caso in cui non fosse così si tratterebbe di una carta di debito) ed è costituita da diverse serie numeriche, ovvero:
la prima delle sedici cifre impresse serve ad indicare il circuito di riferimento, in particolare il numero 4 corrisponde a Visa, il numero 5 a Mastercard, il 3 numero ad American Express o Diners Club, il numero 6 a Discover Card;
- le cinque cifre successive rimandano all’issuer, ovvero all’istituto finanziario che ha emesso la carta;
- le nove cifre successive servono a identificare univocamente il titolare della carta; è bene precisare che questa parte è diversa per ogni carta e viene generato ogni volta da un algoritmo;
- l’ultima cifra è di controllo.
A differenza delle altre cifre, quest’ultimo non viene riportato nelle ricevute di pagamento, al fine di proteggere il titolare e la carta da possibili tentativi di clonazioni, come il boxing.
Solitamente gli istituti che emettono le carte di credito, inviano direttamente a casa per posta il codice PIN associato. Tuttavia, talvolta, a causa della noncuranza dei titolari e dell’inefficienza di alcuni sistemi, i codici delle carte di credito possono essere clonate.
Una delle pratiche più note di clonazione di carte di credito è il boxing. Tale tipologia di truffa avviene sottraendo le carte di credito, ma anche i bancomat o il codice PIN, direttamente dalle cassette di posta. I malfattori solitamente agiscono appropriandosi della corrispondenza del titolare, cercando di scovarne le informazioni riservate e relative all’estratto conto associato alla carta di credito che hanno intenzione di clonare.
Uno dei consigli è quello di controllare quotidianamente la cassetta della posta e d evitare che si accumuli materiale informativo molto appetitoso per i truffatori; va da sé che tale controllo è limitato solamente nel periodo di tempo in cui è previsto l’arrivo di comunicazioni importanti, legati alla carta di credito, come nel caso della comunicazione del PIN.
Nel caso in cui la carta di credito venisse recapitata tramite posta, è altresì importante fare attenzione all’integrità della busta e soprattutto all’indirizzo del mittente, il quale deve essere quello della banca o dell’istituto che emette la moneta elettronica.
È il caso di diffidare da qualsiasi posta ordinaria con francobollo, in quanto le banche e gli istituti di credito comunicano al cliente per mezzo di buste con tasse prepagate, tramite raccomandata o assicurata. Nel caso di dubbio, si consiglia di contattare la propria banca e in alcune circostanze anche le forze dell’ordine per denunciare il particolare caso di sospetta clonazione di carta di credito.
IL CODICE CVC E CVV
Il codice CVC (Card Verification Code) è presente sul retro della carta, al di sotto della fascia magnetica; le tre cifre rappresentano un codice di sicurezza che oggigiorno viene sempre più richiesto per le transazioni online.
Il codice CVV (Card Verification Value), anch’esso molto importante per l’utilizzo della carta di credito, è solitamente presente sulla facciata posteriore della stessa (ma in alcuni casi anche nella faccia anteriore) ed è composto da 4 cifre. Anche questo codice viene sovente richiesto per gli acquisti e i pagamenti online, in alternativa al CVC.
A CHE COSA SERVE LA BANDA MAGNETICA? QUALI DATI VI SONO IMPRESSI?
La banda magnetica si colloca sul retro della carta di credito e si presenta con sembianze molto simili al quelle di un nastro di una cassetta audio; in realtà essa è composta da tante piccole particelle magnetiche di resina e si suddivide in tre tratte; solitamente è la seconda ad essere letta dai Pos e a trasferire alcuni dati al momento dell’acquisto, ovvero i seguenti:
- il PAN della carta, ovvero le 16 cifre in rilievo
- la data di scadenza;
- un codice di servizio che serve ad indicare qual tipo di carta (di credito o di debito);
- una serie di cifre che corrispondono al PIN personale, il quale però viene crittografato attraverso un algoritmo.
A CHE COSA SERVE IL CHIP?
Altro elemento che vi capiterà di trovare sulla carta di credito è il microchip o microprocessore (che dir sì voglia), il quale rappresenta un’evoluzione della banda magnetica. Infatti, quest’ultima, impiegata sin da 1979, presenta dei limiti strutturali che si ripercuotono nel suo funzionamento: essa ha una capacità di memorizzazione piuttosto limitata e quindi non riesce a conservare i dati in maniera del tutto sicura, ad esempio, il codice di sicurezza CVV può essere verificato solamente online.
Con l’avvento delle smart card, ovvero delle carte di credito con microprocessore, la sicurezza di questi mezzi di pagamento ha raggiunto altissimi standard: ad esempio, a differenza di quanto avveniva con il solo impiego della banda magnetica, il codice di sicurezza CVV può essere verificato anche offline, non solo online, inoltre è possibile contenere un gran numero di informazioni aggiuntive.