Già in un altro articolo presente all’interno della nostra guida, si è messo a disposizione del lettore un glossario dettagliato sul mondo delle carte di credito, limitandone la consultazione dalla lettera A alla lettera L, al fine di facilitare l’individuazione del termine ricercato.
In questa sede, si desidera continuare a presentare altri termini nei quali, chi è solito utilizzare le carte di credito, si imbatterà spesso. Va da sé che, adesso, ci si concentrerà sulle lettere che vanno dalla M alla Z.
M
MONETA ELETTRONICA
Per moneta elettronica si intende lo strumento che consente lo scambio di denaro virtuale. Soprattutto negli ultimi periodi, la carta di credito, la carta di debito e ancor più le carte prepagate, sono diventate gli strumenti di pagamento elettronico più noti e per questo più impiegati sia per le transazioni online sia per quelle presso esercenti con Pos abilitato.
N
NUMERAZIONE DELLA CARTA DI CREDITO
A guardar bene la carta di credito, si notano delle cifre presenti su entrambe le facciate. In particolare quelli presenti sul dorso hanno un preciso significato, ovvero il seguente:
- le primi numeri indicano il circuito di pagamento al quale la carta è associata (Express, Diners Club, Visa Mastercard, Discover Card);
- dalla seconda alla sesta cifra della sequenza numerica si fa riferimento al codice identificativo dell’istituto bancario che ha emesso la carta;
- dalla settima alla dodicesima cifra o dalla settima alla quindicesima cifra si fa riferimento al numero di conto che identifica la carta;
- l’ultima cifra viene anche chiamata cifra di controllo.
Sulle parti componenti della carta di credito è affidato un intero articolo presente all’interno di questa guida.
P
PAYPAL
La carta PayPal è uno strumento di pagamento elettronico, collegato ad un conto corrente e associato ad un IBAN bancario. Il circuito di appartenenza della PayPal è Mastercard e, come con altre carte di credito, è possibile effettuare le operazioni di pagamento, prelievo di contanti, ma anche di disporre e ricevere bonifici, proprio sfruttando la disponibilità del proprio conto corrente PayPal.
La carta PayPal rientra tra la classificazione delle carte prepagate ricaricabili che prevede un plafond di un massimo di 10.000 €. La caratteristica principale, ma anche più comoda e pratica della carta PayPal è che essa, grazie all’associazione di un IBAN personalizzato, consente ai titolari di ricevere ed effettuare bonifici provenienti da qualsiasi conto bancario, postale o da operazioni eseguite online.
La particolarità vantaggiosa della carta PayPal si rivela soprattutto durante quest’ultime transazioni online: non è necessario dover digitare il proprio numero di carta al momento del pagamento sul web, in quanto la procedura avviene solo tramite la registrazione sul sito PayPal.
Per coloro che desiderassero approfondire l’argomento, si consiglia la lettura dell’articolo dedicato, presente all’interno della nostra guida.
PERIODO DI FRANCHIGIA
Il periodo di franchigia rappresenta quell’intervallo di tempo (che va dai venti ai trenta giorni) durante il quale non vengono addebitati interessi sulle spese effettuate tramite carta di credito.
Tale opzione viene concessa solitamente dalle società emittenti di carte di credito a saldo, ma anche è prevista per le carte revolving di ultima generazione; per quest’ultime è concesso al titolare di pagare l’intero saldo debitore alla fine del periodo, dunque di non avvalersi della modalità revolving.
PIANO DI AMMORTAMENTO
Con piano di ammortamento si definisce un piano di estinzione graduale e rateale della somma che il titolare della carta di credito ha ricevuto; tale piano prevede una durata stabilita dal contratto della carta stessa.
Il rimborso delle spese avviene, dunque, attraverso rate mensili e le quote sono detratte dal conto corrente del titolare della carta, a partire dai trenta giorni successivi all’acquisto del bene o del servizio (o nel caso di carta revolving, trascorso un mese dal momento dell’erogazione della somma): va da sé che l’importo subisce anche dell’aggiunta degli interessi passivi.
PIN (PERSONAL IDENTIFICATION NUMBER)
Il PIN è il codice segreto di identificazione personale in abbinamento ad una carta di credito, di debito o ricaricabile. Tale codice serve a proteggere il mezzo di pagamento, in modo da assicurare un uso univoco dello stesso. Infatti, il PIN viene richiesto per confermare le operazioni di pagamento e di prelievo presso i Pos e gli sportelli automatici ATM (al momento della transazione il PIN deve essere digitato negli appositi strumenti).
Per le operazioni di pagamento effettuate online non è richiesta la digitazione del codice PIN, ma in questo caso, necessario riportare le cifre del codice identificativo CVV2.
POS (POINT OF SALE)
Il Pos è il terminale presso il quale è possibile effettuare le operazioni di pagamento di un bene o di un servizio. L’esercente, al momento della transazione presenta al titolare della carta di credito un Pos (un dispositivo elettronico), il quale è collegato con un servizio bancario, ovvero la carta di credito, di debito o ricaricabile, e consente al creditore di incassare direttamente sul proprio conto corrente i pagamenti elettronici.
Al momento della transazione, il Pos può autorizzare o rifiutare l’operazione e ciò dipende dalla disponibilità residua della moneta elettronica, impiegata al momento; il rifiuto della carta di credito può avvenire altresì per la non veridicità della stessa, a causa di clonazione o duplicazione.
PRELIEVO TRAMITE ATM
Il prelievo tramite ATM (per la definizione di ATM si rimanda all’articolo Glossario sulle carte di credito dalla A alla L) consiste in un’operazione di ritiro di contanti, mediante la propria carta di credito o di debito, presso uno sportello ATM abilitato, solitamente situato nei pressi di un istituto bancario.
Quando si effettua una operazione di prelevamento tramite carta di credito, lo sportello automatico consente al titolare di richiedere una somma massima, pari al residuo della carta utilizzata (chiamato tetto massimo di spesa). Nel caso in cui si proceda con il prelievo tramite carta di debito o carta prepagata ricaricabile, il titolare può ritirare il contante disponibile senza un limite di spesa ben preciso, fatta eccezione della somma giornaliera prelevabile che solitamente si attesta tra i 250 € e i 500 €.
PREPAGATA RICARICABILE (CARTA)
Insieme alle carte di credito e di debito, la carta prepagata ricaricabile è uno degli strumenti elettronici di pagamento che consente di non impiegare i contanti al momento dell’acquisto di un bene o di un servizio. Le carte prepagate ricaricabili non sono collegate ad un conto corrente, infatti esse sono preferite, rispetto alle carte di credito o di debito, soprattutto dai giovani o da coloro che per scelta preferiscono rimanere al di fuori dei prodotti bancari. Tuttavia, la gamma di carte prepagate ricaricabili è molto vasta e negli ultimi tempi è possibile anche scegliere tipologie che sono associate a codice IBAN; in questo modo il titolare può anche usufruire di ulteriori servizi, quali ad esempio la disposizione e la ricezione di bonifici da istituti bancari o postali.
Per poter disporre della somma di denaro elettronico necessaria per le spese, bisogna provvedere a ricaricare la carta prima della transazione.
Con le carte prepagate ricaricabili è possibile effettuare gli acquisti desiderati (i più disparati, come un bene materiale quale ad esempio un complemento d’arredo, oppure una crociera o un viaggio) sia presso gli esercenti con Pos abilitato sia direttamente dal web.
I costi dell’operazione vengono indicati direttamente nel sito in cui si effettua l’acquisto e proprio per questo essi sono molto variabili, solitamente si attestano dalle 4,00 € alle 10,00 €. Tuttavia, l’importo totale da pagare viene conosciuto al momento della fine dell’operazione di acquisto, ovvero quando, scelto il prodotto o il bene desiderato, è richiesto di inserisce il numero di carta e il relativo circuito di pagamento. In base proprio a quest’ultimo, vengono calcolate le commissioni (ovvero le spese) che vanno ad aggiungersi al costo effettivo del bene o del servizio acquistato.
Nel momento in cui la transazione si conclude con successo, il denaro viene istantaneamente detratto o accreditato nella carta, in base se si sta eseguendo, rispettivamente, un acquisto o una ricarica.
La carta prepagata può anche essere utilizzata solamente per una operazione e per poi non essere più impiegata.
R
RATA MINIMA DI RIMBORSO
Il contratto delle carte di credito prevede una rata minima di rimborso, la quale costituisce l’importo minimo da versare per ricostituire il credito della stessa.
Solitamente, la rata minima di rimborso è legata alle carte revolving, ovvero, quegli strumenti di pagamento elettronici che consentono di usufruire di un prestito ad esse connesso. Le carte in questione permettono ai titolari di poter beneficiare di un piccolo prestito personale, anche di importi elevati. Dal momento della sottoscrizione ha inizio il piano di ammortamento, il quale consente di dilazionare il rimborso in comode rate mensili, in base alla disponibilità e alle esigenze del cliente. La rata minima corrisponde alla somma minima che il soggetto sottoscrivente il contratto di prestito deve corrispondere mensilmente, proprio come previsto dalla stipula.
RESTITUZIONE DELLA CARTA
La restituzione della carta può avvenire in qualsiasi momento, ma è necessario seguire una procedura particolare che parte proprio da una comunicazione scritta all’emittente, mediante raccomandata con ricevuta di ritorno. Allo stesso tempo bisogna restituire la carta tagliata in due, in modo tale da renderla non riutilizzabile.
RID (rapporto interbancario diretto)
Per Rapporto Interbancario Diretto si intende un servizio che consente al cliente di poter beneficiare automaticamente dell’incasso di crediti con scadenza predeterminata.
RIMBORSI PER GLI ACQUISTI FATTI CON CARTA DI CREDITO
Nel momento dell’emissione dell’estratto conto, è possibile procedere in due modi per rimborsare i pagamenti effettuati con carta di credito, ovvero i seguenti:
il rimborso in un’unica soluzione, in pratica il 100% del saldo;
il rimborso parziale, per mezzo del quale il titolare può procedere con il pagamento rateale ad importo predeterminato.
Nel caso in cui si scelga questa seconda modalità, il consumatore deve sapere che sulla rata mensile graveranno anche gli interessi maturati, assenti, invece, nella modalità unica soluzione.
S
SALDO
Il saldo, così come per il conto corrente, costituisce l’ammontare del totale delle spese effettuate con una carta di credito.
SPESE PER IL PRELIEVO DI CONTANTE
Per prelevare contante presso uno sportello abilitato ATM è possibile utilizzare una carta di credito o una carta di debito (più nota come Bancomat).
Nel caso in cui il prelievo di contanti avvenisse mediante carta di credito, verrebbe applicata una commissione, in quanto si tratterebbe di un’operazione molto simile alla concessione di un prestito, chiamata anticipo contante, il quale verrebbe restituito al momento dell’emissione dell’estratto conto.
Quando invece si utilizza una carta di debito per il prelievo del contante, i costi per l’operazione vengono addebitati immediatamente. Ma tale commissione viene applicata solamente se si opera da uno sportello bancario diverso dall’istituto di credito del conto corrente di appoggio.
T
TAN
Il TAN equivale a Tasso Annuo Nominale e indica la percentuale di interesse maturata sul credito erogato.
TAEG
Il TAEG è l’acronimo di Tasso Annuo Effettivo Globale e rappresenta una cifra che indica il costo effettivo del finanziamento sulla base di un calcolo percentuale in un anno. Nel TAEG sono incluse tutte le spese e gli oneri: ciò invece non è previsto nel TAN.
TRANSAZIONE
La transazione è un’operazione con la quale si esegue il pagamento di un bene o di un servizio mediante carta di credito, di debito o prepagata ricaricabile. Per fare in modo che il pagamento possa avvenire, è necessario che, all’interno dell’esercente presso cui si decide di acquistare, sia presente un Pos abilitato. Al momento dell’acquisto il denaro viene prelevato dalla carta, nel caso di carte di debito o prepagata, oppure memorizzato e detratto dal credito residuo in base al tetto massimo di spesa prevista, nel caso in cui si utilizzi la carta di credito tradizionale o revolving.
V
VALIDITÀ DELLA CARTA
La validità della carta di credito corrisponde alla data di scadenza della stessa; tale termine, non è importante solamente come promemoria, ma anche ai fini dell’utilizzo della carta stessa.
Infatti, ad esempio, tutte le volte che si decide di acquistare online, oltre al codice identificativo della carta e il numero di carta, viene sempre chiesto l’inserimento anche la data di scadenza della stessa.
L’emittente può modificare i termini di validità della carta di credito e richiedere che il cliente pachi una quota associativa annuale per il rinnovo della stessa.